Quando sono da solo tendo a ripercorrere gli stessi processi mentali; ripeto gli stessi percorsi molte, molte volte. In questa condizione è raro che trovi una soluzione ai miei problemi; prevale la consuetudine, il pensiero ricorrente, il pattern consolidato; in quel momento normalmente ho poca consapevolezza e rimane una sensazione che nulla potrà cambiare, risolversi o migliorare… il problema sembra inevitabile e senza soluzione.
Anche nella relazione può accadere di finire in questo loop, quando essa è superficiale. Quando mi sento davvero capito però mi accorgo che il mio pensiero cambia molto più facilmente e va su strade nuove.
In quel caso con il mio pensiero vado oltre agli schemi consueti, trovo soluzioni nuove; e questo accade semplicemente, parlando con persone che mi comprendono in profondità.
Quando di fronte ho una persona che mi fa da specchio in modo limpido, è più facile che questo accada.
Io sono un essere sociale, stare completamente da solo non mi fa stare bene, e ho visto che la relazione è un completamento del percorso di crescita (che non è un percorso solitario), un completamento della vita.
Quando sono in relazione ho visto che sto molto meglio, e in questi anni di restrizioni il bisogno di confronto a livelli profondi è aumentato.